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Noi dello Psicologo del Rock sappiamo che la droga fa male; al contempo dobbiamo trattare questo tema come un ambito in cui l’essere umano adulto ha libertà di scelta; libera scelta che deve essere supportata da informazioni adeguate e colloqui con persone preparate sul tema e che non affrontino l’argomento  in maniera semplicista.

Molti dei ragazzi che incontriamo nelle scuole, molti adulti che incontriamo a studio fanno un uso non solo “ludico” ma “medico” delle sostanze: si fanno per dormire, per gestire l’ansia, per sfuggire ai problemi e alle loro pressioni interne e esterne, per vincere la timidezza, per sentirsi sicuri.

L’obiettivo di noi psicologi è quello di far capire e poi far sperimentare delle esperienze di vita in cui la persona possa comprendere che può affrontare le sue difficoltà senza l’uso di sostanze, attraverso tecniche più salutari e attraverso le proprie risorse interne.

Cos’è la droga?

I termini “tossicodipendenza” o “tossicomania” rimandano ad una grave condizione patologica in cui l’individuo che ne è affetto percepisce l’urgente necessità di assumere una data sostanza indipendentemente dal danno fisico, psicologico e sociale che questa gli provoca.

Elementi comuni nella tossicodipendenza sono l’astinenza, provocata dalla sospensione improvvisa della sostanza, e la tolleranza, in cui l’organismo richiede una dose sempre maggiore di quella data droga per raggiungere l’effetto tanto desiderato.

Le sostanze stupefacenti comunemente dette droghe sono sostanze farmacologicamente attive, in cui è presente un agente chimico che produce effetti sul nostro organismo, alterando e modificando le nostre normali funzioni biologiche, psicologiche e mentali.

Tutte le droghe agiscono sul nostro cervello, modificando il nostro umore, i processi cognitivi (vigilanza, attenzione, memoria), le nostre percezioni sensoriali (visive, uditive, corporee) ed i nostri comportamenti e provocano temporanee, ma spesso irreversibili, modificazioni delle funzioni cerebrali. Di seguito troverete un breve elenco delle sostanze psicoattive più comuni:

  • Oppio e derivati oppiacei (morfina, eroina, metadone ecc.)
  • Foglie di Coca e derivati (cocaina ecc..)
  • Anfetamina e derivati anfetaminici (ecstasy e designer drugs)
  • Allucinogeni (dietilammide dell’acido lisergico – LSD, mescalina, psilocibina, fenciclidina, ketamina ecc.)
  • Cannabis
  • Barbiturici
  • Benzodiazepine
  • Alcol

Molte sono state le vittime illustri di queste sostanze tra cui Jim Morrison, Janis Joplin, Jimi Hendrix, Amy Winehouse e molti altri ne hanno fatto uso: Rolling Stones, The Beatles, Velvet Underground, Oasis anche artisti italiani come Vasco Rossi e gli Afterhours.

La tossicodipendenze e le sostanze stupefacenti sono state citate molte volte nei pezzi musicali indipendentemente dall’uso o meno che ne facevano gli artisti, e molte di queste canzoni sono rimaste nella storia della musica. Non è un caso: infatti secondo lo psicologo Farber il tema della trasgressione (che contiene sesso, droga e soldi) è uno dei 5 principali argomenti del rock.

ATTENZIONE: l’articolo non vuole essere un inno, un’incitazione alla droga ma una descrizione di come vari autori hanno trattato questo tema.

1. JEFFERSON AIRPLANE – WHITE RABBIT

“Una pillola ti rende grande e una pillola ti rende piccolo,
E quelle che ti dà la mamma in fondo non fanno nulla;”

La canzone parla del doppio atteggiamento della middle class americana rispetto alle droghe: illegali sulla strada, ma accettabilissime quando a drogarsi è un personaggio dei libri, o un familiare.

Il riferimento alla pillola della mamma che non fa assolutamente nulla arriva da qui – è droga solo ciò che la mamma dice che è droga; una fetta consistente della middle class americana negli anni ’60 era certamente sovradosata in barbiturici, come voleva una certa moda clinica dell’epoca.

Anche da noi, nel 2016, la situazione non è certo migliore, visto il grosso utilizzo degli psicofarmaci nella categoria degli “adulti”.

Drogati, ma in modo socialmente accettabile.

2. THE DOORS – THE END

“Questa è la fine, una bella amica. Questa è la fine, la mia unica amica, la fine.”

Jim Morrison scrisse questa canzone (come molte altre) sotto effetto di LSD,  una fra le più potenti sostanze psichedeliche conosciute.

3. ERIC CLAPTON – COCAINE

https://www.youtube.com/watch?v=YhpW8MAGnzs

“Se vuoi essere fuori, devi procurartela; Cocaina.” 

Cocaine è un brano musicale scritto, registrato e pubblicato da J.J. Cale nel 1976.

La versione viene resa famosa da Eric Clapton nel 1977, sembra pubblicizzare l’uso della suddetta sostanza, ma l’artista ha sostenuto che è preferibile una canzone che sia contro la droga in maniera allusiva, piuttosto che diretta e dal messaggio paternalistico.

4. VELVET UNDERGROUND – HEROIN

https://www.youtube.com/watch?v=aVrTORySXjU

“Non so proprio dove sto andando
Ma proverò a raggiungere il regno se ci riesco
Perché mi fa sentire come se fossi un uomo
quando infilo un ago nella mia vena”

Lou Reed parla della dipendenza da Eroina. Questa sostanza negli anni ’60 fu uno dei mezzi principali usata dagli “adepti” della “self destruction theory”. Un classico delle canzoni sulla droga.

5. AFTERHOURS – LA SOTTILE LINEA BIANCA

“Bianco calore scalda il mio amore
bianco calore sfondami il cuore
bianco il mio dio ciò che è mio è tuo” 

La sottile linea bianca sembra alludere ad una delle droghe (Eroina) che si narra il gruppo abbia usato per parecchio tempo. Leroina è un derivato della morfina, componente dell’oppio.

Si ritiene che l’Afghanistan produca ed esporti più del 90% della produzione mondiale di papavero da oppio per la realizzazione di questa sostanza.

6. ALBERTO CAMERINI – DROGA (AIUTAMI DOTTORE)

“Sonniferi, compresse, calmanti colorati, ha provato i barbiturici e le pillole eccitanti, anfetamine chimiche, anestetizzanti e ha buttato una follia in quella farmacia ma la sua strana malattia non è andata via”

Qui con il termine droga si fa riferimento a sostanze psicoattive come i barbiturici e altri psicofarmaci.

barbiturici derivano dall’acido barbiturico e  sono farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale e determinano effetti come la sedazione o l’anestesia. Inoltre possono agire come ansiolitico, ipnotico o anticonvulsivante.

Hanno una potenziale dipendenza, sia fisica che psicologica e sono ancora oggi utilizzati in anestesia generale e l’eutanasia.

Per approfondire il tema degli psicofarmaci nelle canzoni leggi anche questo articolo: https://www.lopsicologodelrock.it/16-canzoni-sugli-psicofarmaci-dai-nirvana-a-battiato/

7. FABRIZIO DE ANDRE’ – IL CANTICO DEI DROGATI

Io che non vedo più che folletti di vetro, che mi spiano davanti che mi ridono dietro 
Come potrò dire a mia madre che ho paura? 
E soprattutto chi e perché mi ha messo al mondo, dove vivo la mia morte con un anticipo tremendo?” 

Per scrivere questo testo De André si ispirò alla poesia intitolata “Eroina” scritta dall’amico Riccardo Mannerini, morto suicida dopo una vita assai avventurosa, all’età di 52 anni.

Sembra esprimere proprio lo stato d’animo del tossicodipendente e il suo senso di fallimento.

8. BAUSTELLE – LA CANZONE DEL RIFORMATORIO

“Era una dose tagliata male mi sconvolgeva l’umidità
ma conservavo un certo stile ti guardai con la felicità irrazionale
con la carezza dell’eroina che mi cullava mi perdonerai virginia?”

Il delirio da abuso di sostanze stupefacenti ed il pentimento sono il tema centrale de “La canzone del riformatorio”.

9. EUGENIO FINARDI – SCIMMIA

“Il primo buco l’ho fatto una sera a casa di un amico così per provare
e mi ricordo che avevo un po’ paura c’è molta violenza in un ago nelle vene 
ma in un attimo una fitta di dolore un secondo d’aspettare 
poi un ondata dolce di calore quasi come nell’amore.

Una delle canzoni più precise mai scritta in Italia sulle sensazioni e sulle conseguenze provocate dall’uso di eroina. A scriverla e cantarla è Finardi, eroinomane per un periodo negli anni ’70.

10. SISTEM OF DOWN – PSYCO

“Psicotico, groupie, cocaina, pazzo,
Psicotico, groupie, coca,
Ti rendono pazzo, ti fanno nascondere”

Le paranoie per l’abuso di Cocaina.

Questa sostanza ha effetti euforizzanti estremamente potenti e i consumatori possono sviluppare dipendenza dopo avere usato la sostanza per periodi di tempo molto brevi.

Sono comuni complicanze mentali o fisiche da uso cronico, come l’ ideazione paranoide.

Leggi anche questo articolo: https://www.lopsicologodelrock.it/13-canzoni-sulla-schizofrenia-dai-pink-floyd-ai-baustelle/

11. PROZAC + – ACIDA

“Che viaggio strano quando tornerò poi lo rifarò poi lo rifarò
così lontano non son stata mai non son stata mai gia’ ripartirei”

Le sostanze allucinogene (acidi) LSD, mescalina, ketamina, psilocibina, peyotl, producono effetti molto diversi e molto soggettivi. In generale provocano “viaggi” (trip) psichedelici in cui la percezione di sé e dell’ambiente circostante viene alterata, amplificando le capacità sensoriali e modificando lo stato normale di coscienza.

E’ quindi possibile confondere la realtà dall’immaginazione. Queste sostanze non generano dipendenza fisica, ma possono generare fenomeni di dipendenza psicologica. L’effetto di una sola dose può comportare, inoltre sensazioni traumatiche e dolorose per la psiche e l’integrità dell’Io.

12. VINICIO CAPOSSELA – ALL’UNA E TRENTACINQUE CIRCA

“Un’altra volta bionda la serata sta finendo 
e servi la mia birra dietro al bar
Negroni whisky Coca un Camparino con la soda”

Riportiamo stralcio di intervista all’artista da parte di Vanity Fair.

Beve molto?  «Il mio stesso nome, Vinicio, mi fa amico del vino. Mio nonno portava quello della sua vigna ai ritrovi come fosse latte. È un accesso a noi stessi e, come il sesso, ai lati più profondi della nostra natura. Conta saperlo dominare. I barbari erano tali perché non ne erano capaci, Ulisse vince su Polifemo perché ne è padrone. Certo, quando si prende il mare, bisogna avere un’imbarcazione che sappia reggere».

Lei ce l’ha?
«Ho rischiato la zattera malconcia, ma oggi sì».  

13. ROLLING STONES – SISTER MORPHINE

Sono qui sdraiato nel mio letto d’ospedale
dimmi, Sorella Morfina, quand’è che torni?”

I Rolling Stones pare stessero descrivendo l’ossessione di un tossicodipendente dopo un overdose (chissà se era Keith Richard). Egli è in ambulanza ma dopo essersi ripreso subito pensa alla prossima dose.

 14. VASCO ROSSI – BOLLICINE

“Coca cola… e sei protagonista
coca cola… per l’uomo che non deve chiedere…..mai!!!
..con tutte quelle tutte quelle bollicine…
coca cosa?”

Il testo del rocker italiano è ironico, allusivo e pieno di doppi sensi.

15. BEATLES – LUCY IN THE SKY WITH DIAMONDS

“Cerchi la ragazza con il sole nei suoi occhi, 
E se n’è andata.
Lucy nel cielo coi diamanti”

La canzone è sempre stata descritta come una metafora neppure troppo velata degli effetti dell’LSD, il cui acronimo si ritroverebbe anche nelle iniziali delle parole del titolo, ma a detta di John Lennon, che del brano era l’autore, l’ispirazione era invece da attribuire da un lato a un disegno del figlio Julian, che aveva infatti rappresentato la compagna di scuola Lucy mentre volava in un cielo pieno di diamanti, dall’altro agli immaginifici racconti di Lewis Carroll, che Lennon aveva sempre ammirato.

16. ARTICOLO 31 – OHI MARIA

“Stava con un amico che mi ha chiesto me la tieni? Devo andare all’aereoporto e lei non va d’accordo tanto con i cani”

Gli Articolo 31 vinsero l’edizione del 1995 di Un disco per l’estate con il brano Ohi Maria! (nota anche come Maria Maria), che divenne un vero e proprio cult per il gruppo. Questo brano, ironica narrazione di una storia “d’amore” del rapper con la marijuana, è basata sul campione di Ahi Maria di Rino Gaetano.

17. JIMMI HENDRIX – PURPLE HAZE

“Una foschia viola nel mio cervello
Da un po’ le cose non sembrano più le stesse
Si svolgono in modo strano, ma non so perché
Scusami mentre sfioro il cielo”

Hendrix è stato un grande consumatore di droghe psichedeliche ed in questa canzone sembra parlarne dell’effetto. L’autore però ha sempre smentito affermando che la canzone è stata ispirata da un sogno nel quale il chitarrista è in fondo al mare.

18. JAMES BROWN – KING HEROIN

“E ho scoperto che era l’eroina 
Questo farmaco mortale che va nelle vene… dice: posso fare ad un buon uomo abbandona la moglie.”

Brown conobbe un cameriere allo Stage Delicatessen di New York, si chiamava Manny Rosen che aveva scritto una manciata di strofe sull’eroina. Brown fu colpito dai versi liberi di Rosen e pensò di musicare il poemetto alla sua maniera.

19. SANGUE MISTO – LA PORRA

“Con la mia ballotta fumo porre in quantità 
tanto quanto basta
con le mani nella pasta
la mista e’ ben farcita io la faccio su
manco fossi Mina vedo 1000 bolle blu…
Hei chico se anche te sei come me bella li’, noi siamo soci nel THC
senti come suona quando sale…”

Nella traccia viene citato il THC, ma cos’è?

Il THC, noto anche come tetraidrocannabinolo, è solo uno dei tanti composti chimici secreti dalle ghiandole di una pianta di marijuana. Se esposto all’aria, il THC si degrada in un cannabinoide, con effetti caratteristici sulla psiche. Può essere separato dalla marijuana o sintetizzato per fabbricare farmaci autorizzati dalla FDA.

20. CURTIS MAYFIELD – PUSHERMAN

“Sono la tua mamma, io sono tuo padre, 
io sono quel negro nel vicolo.
sono il medico in caso di bisogno.
Vuoi un po ‘di coca?”

Pusherman “parla con la bocca” dello spacciatore di cocaina.

21. ANTONELLO VENDITTI – LILLY

https://www.youtube.com/watch?v=fAmYtXq9VbM

“Non riuscivi a fare l’amore… Lilly siringa, polizia”

Il cantautore romano descrive una ragazza tossicodipendente.

22. BANDABARDO’ – MOJTO F.C.

“Tra noi bevitori di Mojto e fumatori di marjuana”

Erriquez inneggia spesso nelle sue canzoni la marjuana e l’alcol.

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Articolo di Laura Medici con supervisione di Romeo Lippi 

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